sabato 22 settembre 2007

The Bertha Butt Boogie



Eccolo qua, uno dei miei Funk guru preferiti...
Jimmy Castor!! Chiamato anche "The Everything Man"... autore di canzoni, cantante, sassofonista e percussionista, produttore, arrangiatore.. persino cabarettista! Un genio del Funk, che ancora prima di finire il liceo aveva già scritto un pezzo da milioni di copie. Negli anni 70 col suo gruppo "The Jimmy Castor Bunch" cominciò a riempire gli scaffali dei negozi di dischi con tonnellate di funk, con un tocco molto personale e 'parlato', slang tipicamente usato soprattutto nelle collane di film neri 'blaxploitation' (prometto che ne scriverò in uno dei prossimi post..) e in particolar modo adottato in seguito dal 90% dei gruppi Rap Newyorkesi dall'inizio anni 80 in su.
Uno dei dischi che pù merita di essere ascoltato e che più adoro è "Supersound", copertina col logo in stile Superman, con Jimmy in versione supereroe del funk, praticamente un pazzo.
Ma la "title track" di questo post racconta la storia di questa Bertha che con il suo grosso, GROSSO culone riesce a ipnotizzare chiunque con il suo "Bertha Butt Boogie" intraducibile in Italiano (per chi volesse leggere il testo lo trova qui).
Eh mi sa pure che qualcosa di jimmy finirà pure nel concorso del TorinoNotte!!
Stay Stoned!
Paina

sabato 15 settembre 2007

Wreck Up A Version, Dj!!





Si, molti non ci crederanno ma in Giamaica a metà degli anni sessanta, in seguito all'indipendenza, i dj ("Selector", come da usanza del posto vengono chiamati, il "Deejay" invece da quelle parti equivale al "MC", al Maestro di Cerimonia, chiamato anche "Toaster" a chi prende il microfono in mano insomma...) cominciavano a rivoluzionare per primi la tecnica di missaggio dei vinili.
In Giamaica il Selector iniziò a spogliare i dischi dalle voci, tenendo solamente le "instrumental", e prendendo in mano il microfono i deejay cominciarono a reinventare e mischiare tra loro i brani. Poi cominciò a spogliare i dischi ancora di più, separando ogni traccia musicale. In questo modo, dissezionando i dischi in infinite parti, e miscelandole tra loro in continuazione si raggiungevano quasi infinite soluzioni. Costruirono infine delle gigantesche strutture di woofer e tweeter, usando la musica come arma per abbattere i suoi rivali, non sempre musicisti ma spesso anche politicanti.
L'influenza dell'isoletta giamaicana, si sarebbe fatta sentire presto in tutto il mondo, soprattutto quando a fine anni settanta in America naque l'hip hop, dove questo tipo di tecnica sarebbe stata utilizzata ripetutamente per le serate tra dj's ed mc's.
In Giamaica dunque il disco smise di essere un prodotto finito, e diventò una sorta di strumento musicale in più. E gli studi di registrazione (su tutti il famosissimo "Studio One" a Kingston, ancora aperto tra l'altro), vennero spinti al massimo delle loro possibilità, anch'essi divenuti uno strumento musicale a sé stante, e non solo una semplice sala di registrazione.
Ecco che il moderno concetto di remix, arriva da questa isoletta caraibica prima che da altri posti, e in maniera del tutto spontanea e naturale, forse istintiva.
Inutile elencarvi le infinite "version" diventate famose negli anni, gli amanti del TorinoNotte ormai le "odiano" da quanto sono state diffuse nel denso etere di campo S.Luca.....
Alla prossima!
Paina.

P.S.
Se tutto fila liscio ora forse riuscirò a mantenere la media del buon post settimanale... speremo!

sabato 8 settembre 2007

Torino@Notte !!FUNKYCLASH!!




Per la prima volta a Venezia, l'unica, inimitabile, incredibile sfida musicale! La musica dell'anima, il soul che è in ognuno di noi, quel ritmo che irresistibilmente ti fa ballare!
Signori e signore, Torino@Notte è lieto e orgoglioso di presentare il primo "TorinoNotte FUNKY CLASH!!"
Sfida musica contro musica, fantasia contro fantasia, dj contro dj, perchè ne rimmarà soltanto uno!!
Jebho.

P.S.
Me raccomando fioi venì a canòn.