domenica 9 dicembre 2007

Mc Danny Ray & i Soul Generals


Chi come me ha avuto la fortuna di vedere dal vivo la mitica JB's Band del Godfather of Soul James Brown, ma anche chi ha visto uno dei tanti dvd che ne hanno ripreso per anni le mitiche gesta, avrà sicuramente notato che qualità di instancabile e decisamente funky-oriented MC la band ha avuto per almeno gli ultimi 30 anni di concerti dal vivo del mitico Mr Dynamite.
Dopo la tragica scomparsa del genio del funk nel giorno di Natale (ora avrò un motivo per rendere questo giorno un pò più speciale), mi sono sempre chiesto sebbene non avessi mai indagato: "ma che fine avra' fatto la band? e soprattutto, il mitico presentatore, alias MC Danny Ray?" Ho sempre pensato che vivessero attaccati al carrozzone funkadelico che li scorrazzava in giro per il mondo, ma una volta che questo si è fermato cosa avrebbero fatto?
Bene, ho cercato un pò in rete e ho scoperto che la band ha continuato a suonare tutto il 2007!! Da quasi 30 anni James Brown veniva seguito nelle performance live dalla band dei Soul Generals, e veniva introdotto dal mitico Danny Ray che con abili sequenze di rime e titoli storici, letteralmente urlati e cantati, in un susseguirsi di mini riassunti della storia discografica di JB in massimo 2-3 minuti di delirio mixato/suonato/medleyato, portava al crescendo potentissimo fino all'apparizione sul palco della star + famosa del funk (il più delle volte prestandosi anche a prendere il suo mantello che prima o poi finirà in qualche asta benefica da milioni di dollari...). Ha anche partecipato a film come 'Blues Brothers' e altri.
Bene, la Band quindi ha continuato a suonare, e Danny Ray a introdurre. Ma chi??
Il più delle volte il figlio di JB, Daryl Brown, che già faceva parte della Band... ma anche ospitando vari personaggi del funk attuale. Forse era la cosa più comprensibile e naturale che potesse accadere, credo girino ancora il mondo facendo dei potenti concerti/memorial e probabilmente "adottando" qualche voce del posto ad ogni data (mi piace pensare che sia così anche se probabilmente non lo è).
Molti si chiedono perchè a questo punto non possa tornare il mitico Maceo Parker nella Band, sarebbe sicuramente una bella reunion, magari torna anche Clyde Stubblefield alla batteria e Fred Wesley al trombone...
Lui dal cielo applaudirebbe di sicuro e un paio di passi ballando se li farebbe pure...

lunedì 3 dicembre 2007

Playlist natalizia...



Ma si... dai... ascoltatela!

1. Chrismas In Hollis' - Run D.M.C.
2. Jingle Bells - Wilson Pickett
3. Santa Claus Is Coming to Town - The Jackson 5
4. Santa Claus Go Straight To The Ghetto - James Brown
5. Merry Muthafuckin Xmas - N.W.A.
6. Wishing On A Star - Rose Royce
7. Soulful Christmas - James Brown
8. Christmas Is - RUN D.M.C.
9. Funky Christmas - Marvin Sease
10. Christmas Medley - Salsoul Orchestra

domenica 4 novembre 2007

So Fisso Si o No?



Bellissimo concerto dei Zoo Zabumba al TorinoNotte Venerdì sera...(nel video la serata in erbaria di un mese prima... che tra l'altro mi ero perso) Amarcord e 'back in da days' in vero stile "Fango de Barena", 100% di puro funk in stile Venexian. Che beo. Da parecchio aspettavo di rivederli in giro, dopo un buco di almeno 6 anni.. Grandissimi come sempre, mi son divertito tantissimo, ma anche reso conto che i fans dei Sabumba sono ancora tanti e presenti, e non aspettano altro che vederli suonare ancora. La serata era una delle varie promosse da "ElectriCity - Musica nei campi elettronicamente corretta", un organizzazione atta a riportare la musica dal nei campi Veneziani, dopo le innumerevoli polemiche e proteste dei nostri defunti cittadini che preferiscono tv e lobotomizzazione (chiusa parentesi polemica, come dice il mio amico Bottin), "stemo qua a disquisìr..."
La manifestazione nonostante qualche serata di pioggia e vento è riuscita alla grande nei rispettivi campi e spero vivamente che possa trovare nuovi spazi e tempi in futuro. Daghea Giamba! (P.S. Giamba Sindaco)
Per la cronaca subito dopo il concerto si è fatto chiusura con la formazione tutta 'funkdeejayset' reduce dal FunkyClash! con GeeGee, Paina, The General e SoooOOoooOOOuull Brew... il tutto ovviamente supervisionato dal celeberrimo GianniChi? Beissimo.
Chissà che Jebho prima o poi capisca che c'è molta più voglia di Funk che di Reggae in quel di San Luca... no?
Ancora un grasso grassie ai grandissimi Zoo Zabumba!

Paina.

venerdì 19 ottobre 2007

Da Ol'School Fu**in Playlist



1. Super Rappin' - Grand Master Flash & The Furious 5 (1980)
2. Rappin - Curtis Blow (1979)
3. Funky Cold Medina - Tone Loc (1989)
4. Buffalo Gals - Malcolm McLaren (1982)
5. Rapper's Reprise - Sugar Hill Gang (1980)
6. M.C. Battle - Chief Rocker Busy Bee (1982)
7. You Be Illin' - Run D.M.C. (1986)
8. Let Me Clear Me Throat - Dj Kool(1996)
9. Shake Your Rump - Beastie Boys (1989)
10. Don't Believe the Hype - Public Enemy(1988)

Questa playlist forse la apprezziamo in 4... ma c'è tanta storia qui dentro, tanti samples, tanto passato e sicuramente una decade di esperienza musicale che (oggi finalmente lo si può dire senza spararla grossa) ha influenzato gran parte della musica elettronica attuale. Questi personaggi furono tra i primi a lavorare sui campioni, sui vinili, sullo scratch, sui remix, sul concepire un pezzo musicale partendo da altri 5 più vecchi e senza saper suonare uno strumento che sia uno.... e vendere milioni di dischi.
Il primo amore, il rap, dal quale poi ho conosciuto il vastissimo universo musicale, innamorandomi perdutamete del funk, del soul, del rhythm and blues, ma anche discomusic, jazz, reggae e molto altro, prende indiscutibilmente origini da queste persone. Oggi il mercato musicale permette a chiunque di sbizzarrirsi tra remix, cover e quant'altro, questa playlist non vuole assolutamente essere un decalogo o un esempio di campioni più usati, semplicemente una riflessione personale sulle radici del hiphop e dell'elettronica moderna, ma è comunque da tener presente assolutamente per chiunque intraprende avventure musicali elettroniche e non.
Per il resto... buon ascolto!

mercoledì 10 ottobre 2007

Cercasi album disperatamente.....



Dopo una piacevole chiaccherata con il buon Marco SoulBrew, ho scoperto un album storico che non sapevo di non avere, nonostante avessi il singolo pluricampionato che li ha resi famosi. Sto parlando degli Skull Snaps, un gruppo che nel 73 registrò il loro omonimo unico album, dal sapore molto funk e divenuto una pietra miliare e soprattutto introvabile (nonchè disco-rarità che in vinile viene valutato circa 200-300 dollaroni, wikipedia docet...). Oltre a non averlo mai ascoltato non sarà facile nemmeno trovarlo, in cd, diciamo impossibile in vinile.
Mi accontenterò del buon vecchio e caro web, o forse del mio FunkGuru che magari ce l'ha...
In ogni caso il singolo che consiglio oggi è "It's a New Day" appunto degli Skull Snaps, trovato in una compilation di Stone Cold Funk che un pò impolverata ho tirato fuori... Campionato da mezza comunità HipHop americana nel breakbeat iniziale, bello pestato e funk come dev'essere.
So che non starete nella pelle fino a che non troverò questo album quindi vi farò sapere al più presto!
Bea

P.S.
Ovviamente chiunque ce l'avesse e fosse disposto a venderlo... so qua.

domenica 7 ottobre 2007

OooOOooOOooOOooeeEEeeEEeeEEeeEEllll Generaaaaaaaaaaaal!!!!!



Finisce in grande stile il !FUNKYCLASH! del TorinoNotte. Beo tutto, bei tutti, pien de gente, e soprattutto:
EEEEEEEEEEEEEEEEEEEEELLLLLLLLLLL GGGGENERAAAAAAAAAALLLL!!!!!!!!!
In una finalissima da pareggio/spareggio se ne esce con rarità giamaicane/africane-funk, che sicuramente gli hanno regalato bei punti. Intoccabile dai giudizi comunque anche l'ottimo SoulBrew, ormai consacrato Dan Aykroyd del TorinoNotte... ottimo funk/soul rigorosamente sui quarantacinquini originali... grande. A proposito, Sabato 20 Ottobre si esibirà al TorinoNotte per una serata tutta a base di vinili... non mancate!
Grossissima risposta del pubblico, che non smetteva di ballare, memorabili scene al Torino, mix tra ritmo funk, sudore, cubini, e 110% di pura energia ballabile, atmosfera incredibilmente black/soul come da copione, perfettamente riuscita!
Tutti contenti, Jebho in testa, anca Furio e Paina, nonostante l'eliminazione al primo turno, che nel finale han girato qualche mp3... da sottolineare anche l'irresistibile coppia SYD/PieroP dietro la consolle... spettacolo d'altri tempi.
Una buona idea da riutilizzare, il TorinoNotte si dimostra come sempre un spanna sopra a tutti quando si tratta di organizzare serate diverse dal solito, qui a Venezia.
Alla prossima!!!
daghea.

P.S.:
Un grassissimo augurio al buon Manny, che ieri xe' deventà papà!!!!
Benvenuta tra noi Dafne!

lunedì 1 ottobre 2007

Tutta colpa di Barry White.... ?



Eh si, fuori al primo turno.. bravo Paina!!!
In realtà me lo aspettavo, ma non ci credevo così tanto.. ma alla fine è andata.
Eliminato agli ottavi di finale del !FUNKYCLASH! competizione goliardica (forse non così tanto goliardica..) tra dj che ha visto la luce al TorinoNotte Venerdì e Sabato scorsi. Battuto da degli ottimi Lele&Costa, che giustamente han sfoderato chicche da sigle tv di cartoni animati anni 70 molto funky (tanto de capeo a Lupin III funky version)... vista la loro appartenenza al gruppo musicale "La Mente di Tetzuia".
Non è stata colta la mia decisione di portare forse troppo "lover style" all'interno della sfida. Ho mal pensato di mettere roba un pò più morbida per scaldare la pista visto che ero il primo, e far avvicinare la gente anche al ballo, a mio avviso un dj questo dovrebbe fare, piuttosto che mere auto-celebrazioni stilistiche dove poi il pubblico volta le spalle e non balla.
Che sia tutta colpa de Barry White? Troppo banale? in ogni caso il pezzo era "Don't Make Me Wait Too Long", messo come gran finale, una vera e propria dance-hit (forse pocofunk) ma trascinante e stra-ballabile, tenendo conto che non è neppure uno dei suoi pezzi più famosi, ero troppo contento nel metterla su.
Cmq mi è piaciuta molto l'interpretazione di Capitan Furio, il migliore della serata a mio avviso. Coreografico (gente lo voeva completamente nuo coa traversina), improvvisatore, one man show. La goliardia perfettamente interpretata, sempre a mio avviso, era quello che esattamente andava fatto in una situazione del genere. Ga anca messo un toco de Gustavo&Paina! Grande Furio.
Purtoppo eliminato anche lui.
Sono stato in ogni modo molto contento (e tronco) di come si è svolto il !FUNKYCLASH!, idea riuscita alla grande, la gente ha risposto molto bene con la propria presenza, a tratti podeva sembrar carnevàl.
Per il resto forse mejo così: Venerdì e Sabato !FUNKYCLASH! hosted by Paina. Torno a far l'mc! Daghea!!!
In effetti la mancanza di uno speaker che intrattenesse il pubblico e spiegasse come si evolve la sfida è mancata molto. Solo Capitan Furio ha aiutato molto in questo. Ma no ga servio par vinser! :-)

Aspetto tutti Venerdì e Sabato 5 e 6 Ottobre.
Prometto rime.

Paina.

sabato 22 settembre 2007

The Bertha Butt Boogie



Eccolo qua, uno dei miei Funk guru preferiti...
Jimmy Castor!! Chiamato anche "The Everything Man"... autore di canzoni, cantante, sassofonista e percussionista, produttore, arrangiatore.. persino cabarettista! Un genio del Funk, che ancora prima di finire il liceo aveva già scritto un pezzo da milioni di copie. Negli anni 70 col suo gruppo "The Jimmy Castor Bunch" cominciò a riempire gli scaffali dei negozi di dischi con tonnellate di funk, con un tocco molto personale e 'parlato', slang tipicamente usato soprattutto nelle collane di film neri 'blaxploitation' (prometto che ne scriverò in uno dei prossimi post..) e in particolar modo adottato in seguito dal 90% dei gruppi Rap Newyorkesi dall'inizio anni 80 in su.
Uno dei dischi che pù merita di essere ascoltato e che più adoro è "Supersound", copertina col logo in stile Superman, con Jimmy in versione supereroe del funk, praticamente un pazzo.
Ma la "title track" di questo post racconta la storia di questa Bertha che con il suo grosso, GROSSO culone riesce a ipnotizzare chiunque con il suo "Bertha Butt Boogie" intraducibile in Italiano (per chi volesse leggere il testo lo trova qui).
Eh mi sa pure che qualcosa di jimmy finirà pure nel concorso del TorinoNotte!!
Stay Stoned!
Paina

sabato 15 settembre 2007

Wreck Up A Version, Dj!!





Si, molti non ci crederanno ma in Giamaica a metà degli anni sessanta, in seguito all'indipendenza, i dj ("Selector", come da usanza del posto vengono chiamati, il "Deejay" invece da quelle parti equivale al "MC", al Maestro di Cerimonia, chiamato anche "Toaster" a chi prende il microfono in mano insomma...) cominciavano a rivoluzionare per primi la tecnica di missaggio dei vinili.
In Giamaica il Selector iniziò a spogliare i dischi dalle voci, tenendo solamente le "instrumental", e prendendo in mano il microfono i deejay cominciarono a reinventare e mischiare tra loro i brani. Poi cominciò a spogliare i dischi ancora di più, separando ogni traccia musicale. In questo modo, dissezionando i dischi in infinite parti, e miscelandole tra loro in continuazione si raggiungevano quasi infinite soluzioni. Costruirono infine delle gigantesche strutture di woofer e tweeter, usando la musica come arma per abbattere i suoi rivali, non sempre musicisti ma spesso anche politicanti.
L'influenza dell'isoletta giamaicana, si sarebbe fatta sentire presto in tutto il mondo, soprattutto quando a fine anni settanta in America naque l'hip hop, dove questo tipo di tecnica sarebbe stata utilizzata ripetutamente per le serate tra dj's ed mc's.
In Giamaica dunque il disco smise di essere un prodotto finito, e diventò una sorta di strumento musicale in più. E gli studi di registrazione (su tutti il famosissimo "Studio One" a Kingston, ancora aperto tra l'altro), vennero spinti al massimo delle loro possibilità, anch'essi divenuti uno strumento musicale a sé stante, e non solo una semplice sala di registrazione.
Ecco che il moderno concetto di remix, arriva da questa isoletta caraibica prima che da altri posti, e in maniera del tutto spontanea e naturale, forse istintiva.
Inutile elencarvi le infinite "version" diventate famose negli anni, gli amanti del TorinoNotte ormai le "odiano" da quanto sono state diffuse nel denso etere di campo S.Luca.....
Alla prossima!
Paina.

P.S.
Se tutto fila liscio ora forse riuscirò a mantenere la media del buon post settimanale... speremo!

sabato 8 settembre 2007

Torino@Notte !!FUNKYCLASH!!




Per la prima volta a Venezia, l'unica, inimitabile, incredibile sfida musicale! La musica dell'anima, il soul che è in ognuno di noi, quel ritmo che irresistibilmente ti fa ballare!
Signori e signore, Torino@Notte è lieto e orgoglioso di presentare il primo "TorinoNotte FUNKY CLASH!!"
Sfida musica contro musica, fantasia contro fantasia, dj contro dj, perchè ne rimmarà soltanto uno!!
Jebho.

P.S.
Me raccomando fioi venì a canòn.

domenica 26 agosto 2007

Appuntamento al 1mo Settembre!



Un invito particolare a tutti i lettori di questo blog:
Sabato 1 Settembre dalle 18.00 in poi ci sarà l'inaugurazione della sede ufficiale Ecoink e Lamaiadesnuda, nonchè la realizzazione a breve di uno studio di grafica, il mio progetto personale all'interno della sede, in Calle del Traghetto di Ca'Rezzonico, dove già peraltro sono operativo.
Ci saranno aperitivi a volontà e cicchetti vari, e la serata potrà continuare con l'inaugurazione del CircuitoOff nell'isola di S.Servolo per chi vorrà.
Ovviamente, la compagnia fedele di buona musica Funk/Soul/Jazz non mancherà (così do senso a questo post che con la musica centrava gran poco...).
Di conseguenza colgo l'occasione per scusarmi con chi pensava avessi dimenticato questo blog (al contrario, ho anche preparato delle t-shirt!), ma in questi giorni (direi anche mesi) il tempo libero è stato dedicato interamente a questo progetto, che cambierà la mia vita (in qualsiasi caso), fatemi l'in bocca al lupo!
Grassie.

P.S.
Cekk, ma soeo ti eh, ti pol farme i Auguri invesse... (all'università portava ben) :-)

mercoledì 1 agosto 2007

Northern Soul



Sono da pochissimo venuto alla conoscenza approfondita di uno dei movimenti più importanti della storia di quella che oggi chiamiamo 'discomusic' riferendoci in realtà più in generale alla 'club culture' legata al mondo delle discoteche piuttosto che ad un genere musicale in particolare. Parlo, anzi scrivo, del Northern Soul, un movimento incredibilmente underground (mai in nessun altro contesto questa parola può esser usata meglio... nonostante abbia praticamente perso il suo significato) nato nel Nord dell'Inghilterra a cavallo tra la fine degli anni 60 fino a metà dei 70, un fenomeno che probabilmente non si verificherà più, o sarà molto difficile che possa verificarsi ai giorni nostri.
E' stato creato da una fetta della società più povera Inglese di quel periodo, la classe operaia medio giovane che 5 giorni su 7 non vedeva la luce del sole chiusa in fabbriche grigie e rumorose, ma che nel week-end dava sfogo totale a uno degli instinti più antichi della storia dell'umanità: la danza.
La particolarità di questo movimento (definito 'Northern Soul' dal celebre giornalista Dave Godin) stava nel fatto che nacque proprio in rottura con le tendenze londinesi di quel periodo che cominciavano a trovare nel rock più psichedelico la loro rotta, e soprattutto perchè insediò una delle più importanti regole basilari per i Djs che in quel periodo cominciavano a fiorire in tutta la loro forza: la ricerca maniacale e perchè no 'feticista' del vinile più raro e introvabile.
In men che non si dica i più bravi Dj del Northern Soul cominciarono a fare i primi viaggi in USA a scovare rarità, già, perchè la seconda caratteristica di questo movimento era il sound, il SOUL più veloce e carico di sentimento (rigorosamente nero...) ricco di immancabili archi e testi struggenti ma carichi di messaggi d'amore, che in America aveva regnato quasi 10 anni prima con etichette famosissime come la Motown, e che vedeva le proprie star diventate ormai 'vecchie', rinascere in maniera portentosa nel nord dell'Inghilterra. Una cosa che non si era mai vista prima. L'avvento delle droghe ovviamente era di casa, e l'LSD spopolava già... comunque il mondo continuava il suo percorso musicale, ma in posti come il Twisted Wheel Club, o il Golden Torch piuttosto che il Wigan Casino o il Blackpool Mecca con Dj's del calibro di Ian Levine o di Colin Curtis si respirava aria Soul, e si ballava fino al mattino (proprio con l'aiuto delle droghe...), e la cosa incredibile è che solo in questa precisa zona geografica si manifestò questa ricerca maniacale del Soul, Djs ma anche ascoltatori cominciarono a diventare veri e propri collezionisti di dischi e chi trovava la rarità più energica e ballabile poteva perfino diventare famoso.
E' chiaro che un movimento basato su ricerche di vecchi dischi doveva inevitabilmente arrivare alla fine, ma chiunque ne fece parte lo ricorda come una delle cose più belle, l'essere parte di qualcosa che la gente 'normale' non comprendeva, fuori da ogni fashion londinese o dai canoni inglesi, ma carica di energia, passione e voglia di ballare, alcuni la definirono l'inizio della Rave Culture. In ogni caso alcune rarità viniliche suonate solo in quei posti furono poi comperate molti anni dopo anche a cifre di 30.000 sterline, da chi magari aveva sentito metter su quel disco per la prima volta.

P.S.
un grassissimo grassie al Cekkino per lo splendido libro di Bill Brewster e Frank Broughton

giovedì 19 luglio 2007

Non solo I Robinson...



Giusto il tempo di scrivere due righe oggi... mi spiace non seguire questo blog come vorrei, ma in questi giorni sto realizzando forse uno dei miei sogni più importanti... saprete.
Oggi voglio segnalare un pezzo più che un disco, da ascoltare decisamente...
Ai vari esperti di Jazz non sembrerà nulla di nuovo, ma per me qualche anno fa lo è stato. Eh eh, quel matto di Bill Cosby, nel lontanissimo 1969 partecipava con dei 'gorgeggi' e 'urletti', in realtà l'unico e originale 'Cosby Mumble Scat', a questo favoloso pezzo di Quincy Jones, "Hikky Burr" (che dai suoi scat probabilmente prende anche il nome...). Leggenda narra che ci fossero delle 'nascoste' JamSession nel periodo della registrazione della sitcom di Bill Cosby, i famosissimi Robinson qui in Italia, dai quali pochi anni fa uscì (circa 40 anni dopo l'anno di registrazione) una versione ri-masterizzata di tutto quell'album di jamsession. Un Dj ha curato anche il remix di Hikky Burr, è Mix Master Mike, e la versione prende il nome di "Hikky-Burr (Mix Master Mike Remix)" come Bonus Track del disco... Pezzo che spesso ascolto con molta curiosità pensando a come potesse 'muoversi' il buon Billone nel '69 mentre registrava la session...
Io i Robinson me li sbregavo spesso.
Alla prox (spero non tra un mese...).

domenica 8 luglio 2007

Brothers On The Slide



Non moltissimo tempo fa sono riuscito a trovare tutti gli album (solamente 3 per altro..) dei Cymande, uno storico sebbene veramente poco noto gruppo funk inglese dei primissimi anni 70.
Arrivati a Londra dalla Giamaica con sonorità un po 'carribean' e con radici reggae, sono riusciti a comporre una miscela di suoni funk tra i più gustosi. Tuttora i Cymande sono uno dei miei gruppi preferiti, nonostante abbiano fatto solo 3 dischi:
nel '72 (Cymande)
nel '73 (Second Time Round)
nel '74 (Promised Heights)
Dopodichè hanno deciso di intraprendere carriere soliste dividendosi e non incontrandosi più per almeno 30anni quando con una celebre 'reunion' sono saliti sul palco del UK Funk All-Stars Night al Corn Exchange il 19 maggio 2006...
Pluricampionati negli anni 90 da artisti come i De La Soul o i Fu Gees, in Inghilterra non riscossero questo gran successo che invece arrivò non appena oltrepassarono l'oceano per approdare negli States... il periodo più esplosivo del funk con ambientazione da blaxploitation non poteva che accoglierli nella più calorosa maniera...
Brothers On The Slides è il pezzo che per me li rappresenta di più, nonostante non venga quasi mai menzionato dalla 'critica'.. se avete 4 minuti liberi per una pura delizia funk, ascoltatelo, compratelo, scaricatelo.. ma regalatevi questo groove, per me è da 5 stelle.

sabato 30 giugno 2007

Wild Style... altri tempi, altro stile.




Questa settimana riguarderò un gran bel vecchio film, rigorosamente in lingua originale. Wild Style, 1983 se non sbaglio.. madonna quasi 25 anni fa. In Italia un film indipendente all'epoca era praticamente impossibile vederlo se la produzione era americana. In ogni caso lo avrei visto solo qualche anno più tardi, primi dei 90, in vhs. La bellezza della tecnologia a mio avviso è quella della rimasterizzazione, del re-edit, con i quali non perderemo mai piccole opere d'arte come questa, chi ama il rap lo conosce di sicuro, se così non fosse guardatelo. Siamo distanti anni luce dalle pagliacciate di 50cent e company... Un 'classic' anche questo, narra gli albori delle battles fra dj's ed mc's ma soprattutto tra breakers, già armati spesso di divise coordinate e t-shirt con messaggi inusuali e personali, solo per ballare il sabato sera. La disco music era ormai già morta, e i dj's per inventarsi novità, cominciarono a mixare i breakbeats, la parte finale o iniziale del disco solitamente più scarna e adatta alle prime evoluzioni sui piatti con il cutting e i primi scratch. Il rap naque spontaneo e libero su questi breakbeats, una conseguenza forse inevitabile che portava sulle dancefloor la frustrazione e la rabbia derivata della povertà e miseria in cui molti quartieri di NewYork naufragavano. Motivazioni ben più nobili di quelle di oggi, dove i presunti rappers hanno come unico obiettivo ostentare la ricchezza che quel mucchio di milioni di copie gli frutterà... conseguenza inevitabile anche questa forse...
Tornando al film, il vero protagonista è un writer, quello che volgarmente viene chiamato 'graffitista', in realtà un artista vero che dipinge. Nel film assume il nome di 'Zoro', ma nella realtà si chiama 'Lee' e NewYork in quegli anni era stata veramente 'colorata' da questo pioniere dell'aerosol art. In campo musicale, si vedono niente meno che un giovane dj, Grand Master Flash, ma soprattutto uno dei miei rappers preferiti: Busy Bee, inventore di alcuni slogan di 'botta e risposta' col pubblico che ancora oggi funzionano. Riguardando questo film so già che avrò la pelle d'oca. (bella Gigi)
Alla prossima puntata!
Mai paura
Paina

lunedì 25 giugno 2007

Fuck Off! / Freak Out!



Come post d'esordio di questo blog ho voluto ricordare una delle storie più classiche di sempre: la nascita del brano "Le Freak" degli Chic, autentico cavallo di battaglia del gruppo e un vero 'classic' della discomusic. I più conosceranno già questa storia ma ve la racconto uguale.
Capodanno 1977, grossa serata allo Studio54 di New York, all'anno d'esordio ma quasi già all'apice della sua notorietà. All'ingresso del locale a fare la fila come i 'comuni mortali' ci son due personaggi vestiti di tutto punto (leggi: abitini da 2000 dollari ciascuno leggeri leggeri con temperatura sottozero) conosciuti come Nile Rodgers e Bernard Edwards rispettivamente chitarra/sinth e basso degli Chic. Erano stati invitati da Sergio Miramontes a quella serata per parlare di collaborazioni ad un nuovo album... Grace Jones intanto si esibiva all'interno e probabilmente il dj aveva anche messo "Dance, Dance, Dance" degli stessi Chic. Locale strapieno e il buttafuori decide che non c'è posto per questi due.. lo stesso Rogers disse "Lo Studio 54 era uno dei locali di quel tipo..." fatto sta che prima di morire congelati, decisero di munirsi di bottiglie di champagne allo store dell'angolo e di andare in appartamento da Nile che stava ad un isolato da lì, per suonare un pò, per sfogarsi.
Carichi e incazzati, tirarono fuori forse uno dei più bei groove dell'epoca, uno dei più famosi. E al posto delle parole "Freak Out.. Le Freak, C'est Chic" il testo originale di quella sera suonava con "Aaaaaah, Fuck Off!"... e forse qualche versione si trova anche in giro.. Rendendosi conto della potenzialità del brano, cominciarono quella stessa notte a modificarlo e renderlo simile alla versione che vendette milioni di copie.
Che dire.. se questi son i risultati.. non li avrei mai fatti entrare più allo Studio54!!!

lovetoloveyoubabe... si inizia!

Da troppo tempo avevo in mente questa idea... e finalmente mi son deciso a buttarla giù. Questo blog in qualche modo diventerà il mio più personale e sentito "grazie" nei confronti della Discomusic, nei confronti dei dancefloor colorati e illuminati, di quelle atmosfere ricche di balli sfrenati e sudati, di miscele musicali cariche di trasgressione ma al tempo stesso piene di messaggi d'amore. Mi riferisco al genere musicale che più mi si addice, che più mi ha fatto 'tornare indietro' per conoscere le radici del Rap, e che necessiariamente mi ha spinto a conoscere e ad aprire la mente verso un mondo musicale più completo ed intero. Funk, Soul, Blues in primis dunque, e perchè no forse anche Rock.. legati fra loro senza una precisa regola, ma lasciati scorrere liberamente, come capita. Ci penserà il tempo a dare una ragione a tutto questo, forse.
Mi limiterò semplicemente a descrivere e citare qualche brano che più mi ha emozionato nel tempo, o meglio, inizierò così.. poi chissà!
Buon ascolto a tutti